venerdì 7 novembre 2008

Acqua, fuoco e prati. I sogni rivelano i problemi di salute

Si sogna per scaricare le emozioni, lo stress, per esorcizzare le paure e riorganizzare i pensieri accumulati durante la giornata. Per Freud, in particolare, il sogno è una paura rimossa nell’inconscio o un desiderio. A volte, però, il sogno può anche comunicare che, nel nostro organismo, non tutto va come dovrebbe. In questi casi, quindi, l’attività onirica diventa la spia di un malessere, una indisposizione, o addirittura una malattia vera e propria. Per capire quando un sogno intende comunicarci qualcosa sulla nostra salute ci viene incontro un libro appena uscito intitolato “Sogni e salute” (edizioni Red), scritto dal medico Emilio Minelli e da Nicla Vozzella. I due esperti illustrano sei tipi di sogni standard, e per ognuno di essi mettono in evidenza la malattia corrispondente, sollecitandoci a tenere un quadernetto sul comodino, così da annotare i sogni che facciamo e poter eventualmente correre ai ripari prima che sia tropo tardi. Partiamo dai sogni concernenti voli o cadute, nei quali ci ritroviamo protagonisti di cadute improvvise, magari mentre ci stiamo arrampicando su una roccia o su un albero o voliamo a bordo di un aeroplano. Questa tipologia di sogni rientra nei cosiddetti ‘sogni d’aria’ e riguarda i polmoni. Chi fa esperienze oniriche di questo genere potrebbe avere problemi respiratori come asma, bronchite cronica, raffreddori e riniti. In alternativa può anche voler dire che si sta attraversando un periodo burrascoso, ansioso e stressante, come se mancasse sempre l’aria. Quando, invece, il soggetto principale di un sogno è il fuoco (per esempio un incendio, o un’eruzione vulcanica), significa che qualcosa non va a livello cardiaco, circolatorio o emozionale. Nel peggiore dei casi potremmo essere vittime di cardiopatie o coronopatie, ipotesi che necessiterebbero di approfondimento per evitare brutte conseguenze. In altri – meno gravi - di una eccessiva eccitabilità davanti a eventi comuni del vivere quotidiano. Sognare di muoverci in mezzo a boschi e prati vuol dire che il fegato potrebbe non funzionare come dovrebbe. In particolare se, in pieno sogno, ci sentiamo stanchi vuol dire che il nostro organo epatico non è più in grado di smaltire efficacemente le tante scorie accumulate dal metabolismo, e potrebbe quindi esserci il rischio di epatiti o intossicazioni. Se nel sogno, invece, ci sentiamo particolarmente tonici, significa che potremmo avere problemi di emorroidi, mal di testa o contratture muscolari. Sognare degli ostacoli o delle difficoltà mentre compiamo un’azione come correre a prendere il metrò o camminare per strada, indicano deficit nell’attività del pancreas e della milza. In questi casi l’attività onirica è la spia di un rallentamento del flusso linfatico, o venoso, con cellulite, disfunzioni della composizione del sangue e grande stanchezza. Quando invece il sogno ha come protagonista l’acqua (per esempio una tempesta, un naufragio, l’andamento irregolare di un torrente ), significa che ci potrebbero essere problemi legati alla funzionalità renale, ma anche altri disturbi come ritenzione idrica, perdita di memoria, calo della libido, depressione, osteoporosi. L’ultimo gruppo di sogni riguarda quelli aventi come soggetto città sconosciute e per questo poco familiari e minacciose. In questi frangenti può per esempio capitare di trovarci in mezzo al traffico di una metropoli che non abbiamo mai visto, totalmente rimbambiti dal viavai di automobili e persone. È la prova che qualcosa si è inceppato nel nostro intestino. Chi fa questo tipo di sogni può dunque soffrire di coliti, stitichezza, intolleranze alimentari, calo delle difese immunitarie. La conferma, infine, dell’efficacia dei sogni come autodiagnosi viene anche dagli studi condotti dal noto neurologo Oliver Sacks. Lo scienziato statunitense afferma che molti disturbi sono accompagnati da alterazioni quantitative o qualitative del sonno, e da sogni particolari. E che alcuni pazienti sognano l'insorgere di una malattia, prima che possa manifestarsi palesemente.

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