martedì 19 gennaio 2010

Traumi al midollo spinale: nuove speranze da una proteina

Una nuova speranza per chi ha subito danni gravi al midollo spinale, tali da compromettere l'uso degli arti. Arriva da Ana Martin–Villalba (nella foto), del German Cancer Research Center di Heidelberg in Germania. La scienziata ha condotto degli esperimenti sui roditori e ha dimostrato che, azzerando la funzione di una determinata proteina, i tessuti colpiti dalle lesioni sono in grado di rigenerarsi. La sostanza in questione, bloccata attraverso l’impiego di anticorpi specifici, si chiama CD95L. la proteina normalmente obbliga le cellule motorie a una rapida senescenza, predisponendo il corpo incidentato alla paralisi degli arti. La scoperta apre nuove possibilità di intervento per ciò che riguarda la riabilitazione in seguito a incidenti stradali e per la rigenerazione dei nervi che hanno perduto la loro capacità motoria. Si vuole, in particolare, riuscire al più presto a elaborare dei farmaci che possano agire direttamente sulla proteina, restituendo alle cellule del midollo almeno parzialmente la loro funzione originaria. Non è questa la prima volta che si cerca di trovare un modo per restituire la mobilità a chi ha subito danni al midollo. Recentemente degli scienziati del King’s College di Londra hanno scoperto che c’è un enzima in grado di superare le barriere che si formano lungo i nervi di un midollo spinale traumatizzato: è l’enzima “chondroitinase ABC”. Gli studiosi hanno somministrato per due mesi la sostanza nei topi e hanno concluso che l’enzima è effettivamente in grado di ripristinare in parte le funzione motorie perse. I problemi al midollo spinale riguardano nei soli Stati Uniti 5 persone ogni 100mila.

Per contattare la ricercatrice: a.martin-villalba@dkfz.de

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