lunedì 1 febbraio 2010

La Nasa svelerà il mistero delle 'vedove nere'

Gli scienziati le hanno battezzate 'vedove nere'. Il riferimento è a stelle molto particolari che, in pratica, si 'nutrono' di altri astri. Si tratta di stelle di neutroni (pulsar) che a un certo punto della loro vita anziché ridursi a un effimero luccichio, sfruttano il 'serbatoio' energetico degli astri vicini per continuare a irradiare il cosmo. Gli esperti parlano di 'millisecond pulsar' (nella foto, ripresa dal telescopio Hubble), per definire una classe di astri scoperta negli anni Ottanta, rappresentata da stelle caratterizzate da una rotazione molto più veloce di una pulsar normale (fino a centinaia di volte al secondo), ciò che resta di una stella esplosa. Ora la Nasa in collaborazione con molti altri paesi fra cui l'Italia, sta affrontando un progetto per identificare il più alto numero di questi corpi celesti. Lo scopo è quello di affidarsi alle cosiddette onde gravitazionali per poter finalmente verificare sperimentalmente la teoria della relatività generale di Einstein. Sempre sul fronte 'astronomico' arrivano però cattive notizie dagli Usa, dove il presidente Barack Obama ha deciso di congelare i capitali in favore del prossimo sbarco sulla Luna. Salvo cambiamenti dell'ultima ora, quindi, l'uomo non tornerà sul nostro satellite nel 2020 come previsto, e inoltre il programma 'Constellation' subirà una battuta d'arresto. Obama spiega che è questo l'unico modo per far fronte alla crisi, con un deficit record di 1.600 miliardi di dollari. Furenti i capi della Nasa. In particolare Michael Griffin, papà del Constellation Program dice che "gli Usa hanno deciso di non essere protagonisti importanti nell'esplorazione umana nello spazio nel prossimo futuro". E pensare che un mesetto fa - proprio su Spigolature Scientifiche - avevamo seguito con così tanta partecipazione il decollo di Ares x-1…

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