giovedì 6 maggio 2010

Troppo lavoro e anche il cuore delle donne va in tilt

Non sono solo gli uomini a stressarsi sul posto di lavoro, al punto da andare incontro a seri disturbi cardiovascolari. Ora una ricerca compiuta da esperti danesi e pubblicata sulla rivista Occupational and Environmental Medicine rivela che il fenomeno riguarda sempre più spesso anche il gentil sesso. In media le donne sotto pressione presentano un 50% di probabilità in più di andare incontro a problemi coronarici, anticamera di malattie come l'infarto. La percentuale decresce al diminuire dello stress lavorativo. Per arrivare a questi risultati gli scienziati hanno coinvolto 12.116 infermiere di età compresa fra i 45 e i 64 anni: lo studio è iniziato nel 1993 e si è concluso nel 2008. A distanza di 15 anni 580 donne erano state ricoverate in ospedale per malattie cardiache, 138 per attacco di cuore, 369 per angina pectoris, 73 per altri disturbi cardiovascolari. "L'età media dei problemi cardiaci nelle donne si sta spostando sempre più verso il basso", rivela oggi sulle pagine del Daily Mail, Duncan Dymond, cardiologo del St. Bartholomews's Hospital di Londra. "All'inizio ipotizzavamo che il problema fosse imputabile esclusivamente all'obesità e a malattie come il diabete; oggi, invece, ci rendiamo conto che gran parte delle crisi cardiache nelle giovani donne sono la conseguenza dello stress patito sul posto di lavoro".

Boom dello psicologo di quartiere

Lo psicologo di quartiere a Milano? Un vero successo. Lo comunicano gli amministratori locali dopo un periodo di prova di sei mesi e 2600 colloqui. A beneficiare del servizio proposto dal Comune in collaborazione con il Laboratorio di psicologia clinica dell'Università Cattolica, sono soprattutto le donne (il 79%) e molti lavoratori (42%). Per il momento lo psicologo di quartiere è disponibile in 24 farmacie della città, ma presto la sua azione potrà essere ampliata. "Il servizio potrebbe essere esteso anche ad altre farmacie", rivela l'assessore comunale alla Salute, Giampaolo Landi di Chiavenna. Mentre Letizia Moratti dice che "a Milano nessuno è solo e c'è sempre una porta a cui bussare". In certi casi sono state raddoppiate le ore di consulenza. Mediamente un cittadino che si rivolge allo psicologo di quartiere beneficia di tre colloqui privati. In totale sono emerse 750 situazioni problematiche. I disagi più sentiti? Quelli riguardanti i conflitti di coppia e famigliari. Molti gli ansiosi e i depressi e chi esagera con l'alcol.

Un piccolo segreto per diminuire la sofferenza fisica...

Vincere il dolore maneggiando i soldi. Non è una barzelletta, ma il suggerimento lanciato da studiosi dell'Università del Minnesota per "immunizzare" la sofferenza. Gli esperti hanno chiesto ad alcuni volontari di contare grosse cifre di denaro prima di essere scottati con acqua bollente. Alla fine si è visto che le persone alle prese con monete e banconote presentano una tolleranza al dolore maggiore rispetto agli altri. Secondo gli scienziati questo fenomeno si spiega col fatto che la sensazione di possedere dei soldi aumenta l'autostima e con essa la resistenza al dolore.

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