lunedì 6 settembre 2010

Oceani sempre più acidi per colpa dell'effetto serra

Gli oceani della Terra stanno diventando sempre più acidi e di questo passo potrebbero causare gravi problemi a numerose specie animali e vegetali alla base della catena alimentare. Gli esperti della Royal Society britannica affermano che il problema è dovuto alle emissioni di anidride carbonica dell’uomo, derivanti soprattutto dalla combustione dei carburanti fossili. Secondo i ricercatori gli oceani del pianeta hanno già assorbito circa la metà del biossido di carbonio prodotto dall’uomo negli ultimi 200 anni. Il fenomeno ha causato una riduzione del pH dell’acqua marina di 0,1 unità (su una scala da 1 a 14). E se le emissioni di CO2 continueranno a crescere come previsto, ci sarà un ulteriore calo di 0,5 unità entro il 2100, un livello che non veniva raggiunto dagli oceani da molti milioni di anni; in particolare durante l’epoca glaciale il pH medio dei mari era di 8,3, mentre oggi si è abbassato a 8,1, e si prevede che arriverà a 7,3 entro il 2300. A rischio sono soprattutto animali come i coralli e alcuni tipi di alghe che necessitano di una certa basicità per formare i propri esoscheletri, la struttura esterna che li riveste e che gli consente di difendersi dai predatori: l’anidride carbonica disciolta in acqua forma infatti l’acido carbonico che dissolvendo i loro gusci, non gli lascia scampo. “Il biossido di carbonio che si dissolve negli oceani non è un problema da poco – rivela John Raven della Royal Society - e gli effetti in alcune parti del globo saranno molto gravi. Forse non si tradurranno immediatamente in perdite economiche, ma avranno importanti conseguenze sul funzionamento del sistema Terra e sui suoi ecosistemi”.

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