sabato 23 luglio 2011

Arteriosclerosi: presto il vaccino

Il processo arteriosclerotico rappresentato graficamente: in giallo le placche che ostruiscono i vasi  
Un vaccino contro l’arteriosclerosi, male di cui soffrono solo in Italia milioni di persone, e anticamera di patologie mortali come infarti e ictus, potrebbe vedere la luce entro breve, grazie al lavoro di un team di ricerca svedese. Gli studiosi, guidati da Jan Nilsson dell’università di Lund, hanno reso noto nel corso della recente conferenza di Cardiologia di Tolosa una serie di test effettuati sui topi che lasciano ben sperare anche per l’uomo. È emerso che è possibile bloccare l’evoluzione della nota patologia legata ai depositi di grasso sulle pareti arteriose tramite un vaccino basato su anticorpi specifici, in grado di contrastare le lipoproteine che costituiscono il cosiddetto colesterolo cattivo: quest’ultimo, accumulandosi nelle pareti interne delle arterie, provoca a lungo andare un ispessimento delle stesse, rendendo difficoltoso il tragitto del sangue, che di conseguenza non è più capace di irrorare correttamente le aree periferiche dell’organismo. Siamo ai preliminari, dice Nilsson, tuttavia “la mia speranza è che in futuro il vaccino contro l’arteriosclerosi possa essere impiegato come i comuni vaccini somministrati durante l’infanzia”. Nel corso della conferenza di Cardiologia di Tolosa Nilsson ha spiegato che le lipoproteine inducono spontaneamente una risposta autoimmune dell’organismo, nella quale il sistema immunitario aggredisce l’organismo al quale appartiene. Ma nello stesso tempo possono ridurre lo sviluppo dell’arteriosclerosi e impedire la deposizione delle placche. “Il vaccino è dunque un’opzione praticabile, non solo per le malattie infettive, ma anche per l’arteriosclerosi – ha ammesso Nilsson. Ed è proprio partendo dalle malattie infettive che si è fatta strada anche negli Stati Uniti l’ipotesi di combattere l’arteriosclerosi con un vaccino. Il riferimento è a una ricerca statunitense condotta presso l’università della California di San Diego. Qui è venuto alla luce il fatto che un vaccino contro la polmonite è in grado di ridurre le placche che ostruiscono le arterie nei topi. Secondo i ricercatori Usa i roditori vaccinati con un tipo di batterio che provoca la polmonite hanno mostrato una riduzione del 21% di arteriosclerosi. Il vaccino, afferma Joseph Wiztum, autore dello studio pubblicato sulla rivista Nature Medicine, analogamente a quello proposto da Nilsson, attiva elementi del sistema immunitario per combattere sia il processo di infiammazione che porta all’arteriosclerosi, sia i microbi che causano la polmonite. “Le LDL (lipoproteine a bassa densità, o colesterolo cattivo) – commenta Wiztum - sono immunogeniche: quando si ossidano, il sistema immunitario le riconosce”.

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